Ammissione di colpevolezza: perché a volte confessano gli innocenti

Erica Ferrea

A volte gli innocenti si assumono colpe che non hanno: ecco la ragione che spiega perché le persone confessano crimini mai compiuti.

Potrebbe sembrare una circostanza che si verifica solo nei film, ma in realtà è più comune di quanto si pensi che una persona innocente ammetta di aver compiuto dei crimini quando invece ciò non è mai accaduto.

gli innocenti ammettono la colpevolezza
Ecco spiegata la ragione per cui gli innocenti a volte si confessano – lafuriaumana.it

Quando si viene coinvolti a livello legale in alcuni contesti e situazioni sgradevoli, si va incontro a un percorso in cui bisogna tentare di provare la propria innocenza con tutti i mezzi possibili, soprattutto nel momento più importante ossia durante l’interrogatorio in tribunale. Vi sono delle volte però in cui le persone confessano un crimine mai commesso quando si trovano a dover testimoniare. C’è una ragione per cui accade un simile fatto che diventa controproducente e complica ancora di più il caso.

Ecco la ragione psicologica per cui gli innocenti confessano

Riguardo questo argomento è stato svolto uno studio dalla Iowa State University che ha coinvolto un gruppo di ricercatori che ha posto sotto accusa alcuni studenti universitari: gli studenti sono stati accusati di aver aiutato un loro compagno di corso ad aver svolto un esame. Per alcuni di loro si trattava della realtà dei fatti, mentre per altri ciò non era mai successo, ma per questo secondo gruppo circa il 43%, benché fosse innocente, ha confessato il “crimine”.

Perché si confessano gli innocenti
A mettere una colpa che non si ha porta conseguenze peggiori – lafuriaumana.it

Secondo i ricercatori le persone innocenti che decidono di confessarsi lo fanno per riuscire a liberarsi il prima possibile dalle pressioni che l’interrogatorio sta mettendo sulle loro spalle, non riuscendo a sopportare il peso che tale evento ha su di loro. Si è potuto constatare che quando le persone vengono accusate di azioni riprovevoli spesso decidono di confessarsi invece di essere sottoposti a un interrogatorio e a una lunga lista di domande. Questo accade per evitare di avere delle ripercussioni immediate e al tempo stesso sono sicuri che la verità verrà presto scoperta.

È anche quest’ultimo fattore che gioca un ruolo fondamentale in questa decisione, poiché una persona innocente confida al 100% nel fatto che venga poi provata la sua innocenza in futuro e per questa ragione è molto meno motivata a difendersi. Di conseguenza il rischio è quello di non prestare troppa attenzione alle domande poste durante l’interrogatorio e quindi di essere presi contropiede, oppure di cercare appunto di liberarsi subito del problema e di pensarci poi in un secondo momento.

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