Anonimometro, cos’è davvero il nuovo strumento del Fisco: come funziona e quando viene utilizzato

Claudio Rossi

Così il Governo e l’Agenzia delle Entrate vogliono stanare i “furbetti” del Fisco. Come funziona l’Anonimometro

L’evasione fiscale è una delle piaghe che frenano lo sviluppo e la crescita dell’Italia. Senza i dati che, ogni anno ci arrivano sul tema, il nostro Paese non avrebbe una grande zavorra che, peraltro, impedisce anche un vero taglio delle tasse. Ora, però, il Fisco utilizzerà un nuovo strumento per contrastare l’evasione fiscale: ecco come funziona l’anonimometro.

Agenzia delle entrate, anonimometro
Fisco: ecco l’Anonimometro foto: Ansa – (lafuriaumana.it)

 

Per anni l’evasione fiscale stimata in Italia si è aggirata attorno alla stratosferica cifra di 100 miliardi di euro. Solo a partire dall’anno fiscale 2019 la lotta al fenomeno ha permesso di scendere sotto la doppia cifra, seppur di poco. Tra il 2015 e il 2020, comunque, l’evasione in Italia è scesa di 16,3 miliardi di euro, questo anche grazie al maggiore utilizzo della moneta digitale e dei pagamenti elettronici.

Non solo, però, i controlli sui “furbetti” restano uno strumento fondamentale e prezioso per tentare di scovare chi evade e, di conseguenza, di risollevare le sorti del Paese. In tal senso, il nuovo metodo utilizzato dal Fisco dovrebbe dare una svolta: ecco cos’è e come funziona l’anonimometro.

Cos’è l’anonimometro e come funziona

Va detto preliminarmente che il Governo presieduto da Giorgia Meloni sta attuando una politica di “comprensione” nei confronti degli evasori. Nel senso che lascia sempre aperte le porte per una regolarizzazione di chi ha dei debiti con il Fisco, in modo tale da ricreare il rapporto fiduciario tra Stato e contribuenti.

Anonimometro, come funziona
Come funziona l’anonimometro foto: Ansa – (lafuriaumana.it)

L’Anonimometro è un nuovo strumento che sarà usato dall’Agenzia delle Entrate per effettuare controlli fiscali soprattutto sui conti correnti. Nelle intenzioni vuole essere un modo per individuare i contribuenti che presentano un elevato rischio fiscale. Si tratta quindi, innanzitutto, di uno strumento di prevenzione, per un controllo più mirato sui soggetti a maggiore rischio di evasione fiscale, riducendo quindi il peso dell’impatto amministrativo su cittadini e imprese. Ci si muove quindi su analisi statistiche che contemplano i dati raccolti dalla Superanagrafe dei conti correnti, rilevando anomalie significative su variabili specifiche.

La procedura avverrà in forma anonima (da qui il nome dello strumento).  L’Anonimometro dovrebbe incrociare i dati finanziari e dei conti correnti rilevando eventuali anomalie. In tal caso, la posizione anomala e sospetta sarà inviata a ulteriori organi e sistemi per accertamenti più approfonditi. Dall’Agenzia delle entrate, comunque, si sottolinea che non si perderà mai la componente umana dei controlli: in parole povere, la posizione dei contribuenti non sarà mai vagliata solo e soltanto da variabili automatizzate.

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