I bambini continuano ad annegare nei parchi acquatici: bastano 20 secondi e non c’è più nulla da fare

Diana Martinese

Una vera epidemia, quella dei bambini annegati nei parchi acquatici: ecco come comportarti per evitare il peggio.

Solo chi è genitore può capire l’apprensione che si può sviluppare nei confronti dei propri figli. Non importa quanto pensiamo di poter evitare le ansie e le paranoie, una parte di noi sta iniziando a esplorare il mondo che lo circonda, con tutti i pericoli e le difficoltà del caso e non possiamo farci niente. Possiamo, certo, proteggerli per quanto possiamo ed evitare di metterli in pericolo. Tuttavia, a volte, non abbiamo altra possibilità che restare a guardare mentre crescono e si allontanano.

come evitare che i bambini anneghino nei parchi acquatici
I bambini annegano nei parchi acquatici – Lafuriaumana.it

Che i pericoli siano dietro l’angolo i genitori lo sanno bene, ma di trovarli persino in un luogo di gioia, divertimento e relax come un parco acquatico, forse, non ce lo immagineremmo. Eppure è così: per tantissimi genitori ogni anno, una giornata di svago con i propri bambini si trasforma nel peggiore incubo che una mamma o un papà possano immaginare: il proprio figlio in pericolo di vita. Evitare tutto questo è possibile: basta non farsi cogliere impreparati.

Non sottovalutare i parchi acquatici, salverai la vita ai tuoi bambini

Questo non è certo un invito a chiudere in casa i vostri bambini per paura che possa accadere loro qualcosa, soltanto un modo per non abbassare la guardia nemmeno in un contesto in cui vi sembra non ci possa essere nulla di male. Ogni anno, infatti, nei parchi acquatici di tutto il mondo si registrano centinaia di annegamenti di bambini. Puntare il dito contro la negligenza dei genitori sarebbe troppo facile, le cose in gioco sono davvero tante. Tuttavia avere qualche accortezza in più non fa mai male, perché tutto sia perduto bastano venti secondi.

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Non farti cogliere impreparato – Lafuriaumana.it

È il tempo che occorre ad un bambino per annegare. Sono davvero pochi, ma anche abbastanza per potergli salvare la vita. Sono i secondi che il bambino impiega per sfuggire all’attenzione dei genitori e sparire sott’acqua. Quello che noi possiamo fare, naturalmente, cambia anche a seconda dell’età dei nostri figli.

Se sono molto piccoli, da 0 a 6 anni, non dovremmo per nessuna ragione non essere presenti in acqua insieme a loro, specialmente se non sanno ancora nuotare. Se sono più grandi, è bene comunque non perderli di vista per evitare che si avventurino in vasche con acqua troppo alta e che non gli consentirebbe di toccare il fondo con i piedi. La prudenza non è mai troppa!

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