Ora sappiamo perché i medici preferiscono lavorare ‘a gettone’: sapete quanto guadagnano?

Simona Contaldi

Avete mai sentito parlare del lavoro a gettone? Ecco perché i medici sembrano preferirlo così tanto: scopriamolo insieme.

Avete mai sentito parlare dei cosiddetti medici a gettone? Si tratta, nello specifico, di lavoratori specializzati e che rispondono alle cosiddette chiamate per un singolo turno di lavoro. Attenzione però, per poter rientrare in questa situazione, il proprio turno non deve superare le dodici ore consecutive.

medici a gettone
Cosa significa lavorare ‘a gettone’ – Lafuriaumana.it

Si tratta senza dubbio di un cambiamento non indifferente rispetto ai canonici turni a cui i medici vanno incontro. Solitamente infatti una giornata tipo in orario notturno può andare dalle otto del mattino fino alla sera. Ma, nello specifico, perché questo tipo di lavoro è così amato dai dottori?

Medici, ecco perché preferiscono il lavoro a gettone

Ma cerchiamo di capire, più nel dettaglio, perché tutti i medici sembrano in un certo senso preferire in modo netto e senza ombra di dubbio questo cosiddetto lavoro a gettone. La risposta, in realtà, in questo è molto semplice e si concentra interamente e unicamente proprio sulle possibilità remunerative che questo tipo di lavoro può offrire a questa categoria di lavoratori. Non a caso, infatti, in questo ultimo periodo stiamo andando incontro a un vero e proprio boom di adesioni da parte di tantissime cooperative di medici: ma parlando in termini più concreti e soprattutto numerici, quali sono i reali vantaggi?

medici a gettone
I medici preferiscono lavorare ‘a gettone’ – Lafuriaumana.it

Ebbene, basti pensare che ad esempio per quanto riguarda i medici che hanno scelto il pronto soccorso come settore, la remunerazione si presenta come molto elevata e soprattutto vantaggiosa. Per un turno di ben dodici ore, infatti, il lavoro a gettone dà la possibilità di guadagnare una cifra che si aggira intorno ai novecento euro: si parla, dunque, di un guadagno che può andare da un minimo di sessanta fino a un massimo settantacinque euro all’ora.

La cifra, addirittura, può anche salire per quanto riguarda coloro che sono impiegati nel reparto di rianimazione o ancora ricoprono i ruoli di anestesisti. In questo caso, infatti, si può parlare addirittura di cento euro all’ora.

Il motivo di questo aumento a cui i medici possono andare incontro nel cambiare il proprio settore di impiego è molto semplice, ed è in particolar modo dettato dalla maggiore difficoltà e delicatezza di situazioni a cui si può andare incontro. Per gli altri reparti, dunque, il costo di un lavoro a gettone scende seppur di poco: e si aggira intorno a un minimo di ottocento fino a un massimo di mille e duecento per ogni turno.

Non viene dunque difficile immaginare a quale importo si può arrivare con una settimana standard o ancora con un calendario di sei o sette turni al mese.

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