Perchè non ricopriamo il deserto del Sahara di pannelli solari? La risposta è devastante, ecco come finirebbe il mondo

Fabiana Donato

Il Sahara ricoperto di pannelli solari, sembra un’idea pazzesca… per la fine del mondo! Ecco cosa potrebbe accadere, è scioccante.

Senza ombra di dubbio scegliere le risorse ecosostenibili per produrre energia a quelle tossiche, è la scelta più saggia e responsabile che l’umanità possa attuare. Perché di inquinamento si muore, e il Pianeta Terra sta rigettando tutto il suo malessere in una crisi climatica sempre più incontrollabile.

Cosa accadrebbe se nel Sahara si mettessero pannelli solari
Scienza, tecnologia e ambiente, conoscere meglio il mondo- Lafuriaumana.it

Allora, si sogna e si progettano modalità per salvare il mondo. Così, tra le tante soluzioni si pensa alla possibilità di ricoprire un luogo così caldo e attrattivo di raggi solari, come il Sahara con pannelli solari: chi avrebbe più bisogno di fonti inquinanti? Sembra un’idea a dir poco geniale. In realtà lo è, ma per distruggere l’umanità. La ragione? Te lo spieghiamo subito, parlano i professionisti!

La natura non va domata, la storia, l’evoluzione e la vita di tutti i giorni, ci insegnano che bisogna avere cura del mondo, altrimenti le conseguenze sono devastanti. A prescindere dalle conseguenze, casa nostra va preservata e custodita, viviamo in un pianeta che ci accoglie e ci regala i suoi frutti, e l’umanità causa malessere. Parlare di ecosostenibilità è giusto, come lo è anche sognare in grande, ma te lo confermiamo subito.

Appunto, se si coprisse tutto il Sahara, deserto più vasto della terra in Africa Settentrionale, si creerebbe un disastro da bomba atomica. Il deserto è lungo circa 5000 km, dall’Oceano Atlantico al Mar Rosso, con una sola interruzione nella Valle del Nilo. Non ha un aspetto uniforme, per quanto nell’immaginario comune si pensi a questo luogo come una distesa di sabbia liscia e sottile. In realtà ha tre paesaggi: l’hammada, costituito da roccia nuda e lavorata dai venti; dal serir, ciottoli di pietra piccoli e ghiaia; e dall’erg, la tipica sabbia che costituisce la visione comune.

Mai mettere dei pannelli solari nel deserto del Sahara, perché potrebbe accadere un disastro allucinante. Cosa? Intanto ti spieghiamo il perché, e poi ti riveliamo quanto hanno scoperto gli studiosi.

Sahara e pannelli solari, bella idea… per la fine del mondo!

Non stiamo esagerando, ma bisogna condividere le informazioni in maniera opportuna. Ribadiamo che le fonti ecosostenibili di energia, come l’acqua, l’aria, il vento, la luce solare e le sostanze organiche, e tutto ciò che non è nocivo, sono la scelta migliore per prendersi cura del mondo e garantire un futuro. Ma bisogna conoscere bene le risorse che si hanno a disposizione, per non sfruttarle, ma usarle in maniera opportuna senza creare dei disastri di portata colossale.

Conseguenze di installazione di pannelli solari nel Sahara
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Nel Sahara mancano corsi d’acqua, ed è un luogo così caldo e attrattivo di raggi solari, che sembra il posto adatto per installare pannelli solari e alimentare con l’energia del sole tutta la terra. Idea nobile per le intenzioni, catastrofica per le possibili conseguenze.

Se si facesse questa scelta, ci sarebbero circa 2,5 milioni di TWh all’anno di elettricità, sufficienti per alimentare ben 96 terre! Per quanto possa sembrare la soluzione a grossi problemi, l’installazione avrebbe gravi conseguenze, perché interromperebbe il ciclo climatico naturale, nonostante sia già instabile.

Questa condizione causerebbe danni peggiori di quelle che conosciamo. Quali? Il Sahara potrebbe diventare freddo! Aumenterebbero le precipitazioni nel deserto, si manifesterebbero massicci cicloni oceanici, e la stessa Foresta Amazzonica verrebbe stravolta del tutto diventando un deserto. Insomma, la stessa conformazione di alcuni luoghi cruciali e fondamentali della terra, cambierebbe del tutto.

Secondo gli studiosi le piogge nel Sahara causano siccità nella Foresta amazzonica. Al contrario, la siccità del deserto, ne favorisce la crescita. Lo stesso Satellite Calipso della NASA ha scoperto che ogni anno circa 182 milioni di tonnellate di polvere di sabbia del Sahara volano fino in Amazzonia, viaggiando per circa 4300 km sopra l’oceano atlantico. Questo passaggio determina lo spostamento del fosforo, fondamentale per la crescita delle piante della foresta pluviale.

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