Pignoramento conto corrente: cambia tutto, le novità nella delega fiscale | Preoccupati i contribuenti

Samanta Airoldi

La delega fiscale introduce importanti novità anche in materia di pignoramento. Vediamo insieme che cosa cambierà.

Lotta dura all’evasione e vita non facile per chi non paga i suoi debiti. Con la delega fiscale cambia davvero tutto anche in materia di pignoramento. In questo articolo vi spieghiamo alcune novità salienti.

Pignoramento e delega fiscale
Cambia tutto in materia di pignoramento/ Lafuriaumana.it

 

La delega fiscale ha ottenuto il via libera da Camera e Senato e a breve il Governo Meloni emetterà i primi decreti attuativi. Le novità saranno tante e incideranno in misura importante sul mondo del Fisco a partire dall’Irpef. Le attuali 4 aliquote scenderanno a tre con benefici per tutte le fasce di Reddito. Le detrazioni verranno riviste e rese più vantaggiose per le fasce reddituali più basse. Ma non solo: cambiamenti decisivi anche per quanto riguarda la lotta all’evasione e il recupero dei debiti.

Pignoramento: ecco cosa cambierà

Cambio di rotta deciso e decisivo per quanto riguarda il recupero dei debiti. Oggi la procedura è troppo lenta e può disincentivare un creditore a cercare di riavere ciò che gli spetta. Il Governo Meloni ha introdotto novità determinanti.

Pignoramento novità
Pignoramento del conto corrente da oggi più facile/ Lafuriaumana.it

 

Per settimane si è parlato dell’ipotesi di prelievi forzosi sui conti correnti dei debitori. L’idea è presto sfumata per lasciare il posto ad un’altra ipotetica soluzione: il controllo informatizzato dei conti correnti. In questo modo si potrebbe appurare la presenza o meno di liquidità sul conto corrente di un debitore e agire di conseguenza.

Va da sé che se sul conto non c’è nulla, nulla potrà essere pignorato. L’obiettivo della riforma fiscale studiata dall’Esecutivo di Giorgia Meloni è non solo consentire a tutti i cittadini di pagare meno tasse ma anche snellire e velocizzare la procedura di riscossione dei debiti. L’attuale procedimento, come spiegato, è troppo lento e non sempre permette di recuperare l’intera somma.

C’è da dire che, già prima della delega fiscale, anche la riforma Cartabia – dal nome dell’ex ministro della Giustizia del Governo Draghi – andava in questa direzione. La riforma, infatti, aveva introdotto un sistema di ricerca telematica finalizzato a identificare i beni e i crediti pignorabili. Ora, i creditori possono sfruttare anche le banche dei dati fiscali e previdenziali per identificare le risorse dei debitori e ottimizzare il processo di recupero dei crediti.

A tutto questo bisogna aggiungere un’altra novità importante introdotta dalla delega fiscale e inerente la lotta all’evasione. D’ora in avanti l’agenzia delle entrate lavorerà con l’ausilio di algoritmi di alta precisione e con gli strumenti forniti dall’intelligenza artificiale. Insomma per i furbetti non sarà più così facile farla franca.

È stata introdotta però anche una novità per aiutare i debitori che intendono davvero rimediare. Infatti chi accetterà di pagare le sanzioni non pagate attraverso Rid bancario, avrà una riduzione del 30% sulla cifra da sborsare.

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