Puoi già sapere quanto prenderai di pensione: ecco come fare

Antonella Boccasile

Sei curioso di sapere a quanto ammonterà in futuro la tua pensione? Puoi già saperlo, in questo articolo ti sveleremo come fare

Quando si parla di pensione, in  molti sono sempre curiosi di sapere a quale regime appartengono e a quanto effettivamente ammonterà la cifra che ogni mese entrerà nelle loro tasche. È bene capire il regime di appartenenza che può essere contributivo, retributivo o misto. Inoltre, per un corretto risultato è fondamentale conoscere tutte le retribuzioni percepite durante la carriera lavorativa. Curiosi?

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curioso di spere quanto prenderai di pensione? -lafuriaumana.it

Quando si tratta di riforma pensionistica bisogna far riferimento all’ultima ribattezzata  riforma Fornero dal nome dell’allora ministro del lavoro del Governo Monti Elsa Fornero. Il meccanismo della quota 102 introdotto dalla squadra di Governo nella Legge di Bilancio 2022 sintetizza una formula (contributi+ età anagrafica).

Il tema sulla previdenza è molto sentito e sviluppato in Italia, in quanto per conoscere l’effettiva cifra di riferimento è bene capire a quale regime di appartenenza siamo collocati. La cosa fondamentale da sapere è che più sono sostanziosi i contributi versati durante la carriera lavorativa e maggiore sarà il valore dell’assegno. Questo fa riferimento nei sistemi pensionistici basati su fondi individuali o conti personali.

La cifra del regime contributivo, invece, sarà calcolata moltiplicando un tasso fisso per il numero di anni di servizio, in modo da offrire  una maggiore sicurezza economica. Il sistema misto, invece, cerca di bilanciare i due sistemi.

Quanto prenderai di pensione? Ecco il calcolo dettagliato

Fino all’anno 1995, il metodo pensionistico a cui tutti facevano riferimento era quello retributivo ma, vista l’aspettativa di vita questo sistema è diventato parecchio oneroso per le casse dello Stato. Il sistema utilizzato oggi è quello misto. 

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ecco l’importo effettivo che prenderai di pensione- a furiaumana.it

Quindi ai lavoratori con almeno 18 anni di contributi maturati entro 31 dicembre 1995,  si applica il metodo retributivo per gli anni fino al 31 dicembre 2011 e contributivo per gli anni successivi. Mentre per i lavoratori con meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995, si utilizza il retributivo fino al 1995 e il contributivo per gli anni successivi.

L’importo, quindi, viene calcolato su diversi fattori:

  •  il numero totale degli anni di contributi
  • distinzione tra anni di contribuzione antecedenti e successivi il 1996;
  • viene calcolata l’età di uscita dal lavoro al fine dell’applicazione dei coefficienti di trasformazione;
  • le retribuzioni percepite durante la carriera;

L’ammontare al momento è di circa 38 anni. Coloro che hanno iniziato a maturare i contributi fino al 1978 hanno diritto al calcolo retributivo per tutti gli anni di carriera fino al 31 dicembre 2011. Per tutti gli altri si passa al regime contributivo.

Calcolo sul sistema misto

Per quello che concerne il calcolo sul sistema misto, questo potrebbe essere diviso in due aspetti:

  • quella retributiva: viene definita facendo una media delle retribuzioni percepite e vale circa il 2% per ogni anno di carriera. Più si è giovani nel momento in cui si accede alla pensione e meno favorevoli all’assegno previdenziale sono i coefficienti.
  • quella contributiva che viene calcolata separatamente.
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