Andare in pensione con soli 10 anni di contributi: si può, ecco come

Samanta Airoldi

Vi sembrerà incredibile eppure il nostro ordinamento consente di andare in pensione anche con appena 10 anni di contributi.

In pensione con solo 10 anni di contributi? Sì grazie! Il desiderio di quasi tutti gli italiani è realtà: il nostro ordinamento, a determinate condizioni, consente il pensionamento con un requisito contributivo di solo 10 anni. Vediamo insieme i requisiti necessari.

In pensione con 10 anni di contributi
È possibile andare in pensione con solo 10 anni di contributi – Lafuriaumana.it

La legge Fornero ha inchiodato l’età pensionabile a 67 anni e con un requisito contributivo minimo di 20. Le varie forme di pensione anticipata puntano tutte ad abbassare l’età anagrafica per accedere alla pensione ma tutte richiedono tanti anni di contributi, ancora più di quelli richiesti dalla Fornero.

Basti pensare a Quota 41 o a Quota 103: entrambe richiedono un requisito contributivo di almeno 41 anni. Un po’ meno quelli richiesti da Ape sociale: tra i 30 e i 36, a seconda della categoria lavorativa. Ma che fare se la carriera lavorativa è iniziata tardi? Non ci crederete ma in Italia è possibile andare in pensione anche con solo 10 anni di contributi.

Ecco come andare in pensione con 10 anni di contributi

Come visto tutte le misure di prepensionamento richiedono di aver versato tanti anni di contributi. Si rivolgono, quindi, precipuamente, a chi ha iniziato a lavorare in modo regolare e continuativo quando era ancora molto giovane. Situazione oggi sempre più rara. Ma c’è una strada per riuscire ad avere la pensione con solo 10 anni di contributi.

Come andare in pensione con 10 anni di contributi
Requisiti per andare in pensione con 10 anni di contributi – Lafuriaumana.it

Se una persona ha raggiunto i 71 anni di età e ha anche solo 10 anni di contributi ma tutti versati dopo il 1995, potrà accedere alla pensione. Requisito fondamentale è che i contributi siano stati tutti versati dopo il 31 dicembre 1995, cioè dopo l’entrata in vigore della riforma Dini. Tale riforma ha segnato il passaggio dal sistema di calcolo retributivo al sistema di calcolo contributivo. Pertanto se un soggetto rientra tra i cosiddetti “contributivi puri” gli basteranno solo 10 anni di contributi per avere la sua pensione.

C’è anche un’altra strada per la quale di anni di contributi ne bastano solo 5: la pensione casalinghe. Nonostante il nome ingannevole, essa si rivolge sia alle donne sia agli uomini. È possibile iniziare a versare i contributi già a partire dai 16 anni e con appena 5 anni di contributi si potrà iniziare a ricevere la propria pensione a soli 57 anni: ben 10 anni di anticipo rispetto a quanto previsto dalla legge Fornero. Tuttavia per andare in pensione a 57 anni è necessario aver maturato un assegno previdenziale pari o superiore a 1,2 volte l’importo dell’Assegno sociale. Diversamente si dovrà attendere di aver compiuto 65 anni per ricevere la pensione.

Ricordiamo infine che chi non ha contributi ha diritto all’assegno sociale: una prestazione il cui valore cambia ogni anno in quanto soggetto a rivalutazione. Per il 2023 l’importo dell’Assegno sociale corrisponde a 503,27 euro al mese. Per avere diritto a questo tipo di pensione, però, è necessario avere un reddito annuo non superiore a 6.542,51 euro se si è da soli o non superiore a 13.085,02 euro se si è coniugati.

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