La miglior vittoria possibile è… saper perdere | Scopri come una sconfitta può salvarti la vita

Clarissa Missarelli

Non sai perdere? Dovresti imparare ad apprezzarlo, ti insegna qualcosa sulla vita molto più che vincere: ecco perché.

A nessuno piace perdere. Eppure dovremmo imparare tutti a farlo di più, a trarre delle fondamentali lezioni dalle esperienze che tutti ci spingono a pensare siano negative. Spesso la società ci spinge a pensare che la vittoria sia l’unico obiettivo da raggiungere nella vita, sovrastando gli altri e mettendoci in costante competizione, finendo col non essere mai felici e soddisfatti della propria esistenza. Questo perché, spesso, non sappiamo perdere.

perché perdere è meglio che vincere
Perché dovremmo imparare a perdere – Lafuriaumana.it

La verità è che nella vita, perdere è molto più prolifico che vincere. Si imparano le lezioni migliori, più profonde e più durature, quando si sbatte la testa al muro, quando non abbiamo nessuno che ci applaude, nessuno che ci fa le feste intorno e dobbiamo renderci conto che non abbiamo raggiunto i nostri obiettivi.

Perché saper perdere è meglio che vincere: ecco cosa ci può insegnare nella vita

Nessuno di noi può vincere sempre. Questa è la verità della vita ed è la realtà dei fatti. Anche i più competitivi, bravi, vincenti, spesso e volentieri perdono. Anzi, ad una vincita corrispondono, spesso, tantissimi fallimenti e le vittorie non potrebbero esistere senza le sconfitte e questo rende quest’ultime decisamente più importanti, anche perché più frequenti.

perché perdere è meglio che vincere
Perdere è importante – Lafuriaumana.it

Fallire ci insegna, spesso, le lezioni migliori della vita, quelle che ci durano di più e quelle che ci cambiano e ci rendono migliori. Ecco perché è così importante imparare ad affrontarle al meglio. Da esse possiamo capire come migliorarci, come poter poi, davvero, vincere, ottenere quell’obiettivo che tanto desideriamo. Non potremmo raggiungere quegli obiettivi se non riusciamo ad affrontare le perdite e i fallimenti.

La vergogna che deriva dai fallimenti è indotta tendenzialmente dall’esterno, dalla pressione di una società che glorifica le vittorie nonostante tutto e lascia indietro chi fallisce. Questo vale per tutti gli ambiti della vita: dallo sport, al lavoro, allo studio e l’università, l’intimo e il personale. È importante accettare e affrontare i fallimenti, non respingerli sentendoti soltanto scottato dalla mancata vittoria: in questo caso non si può davvero imparare nulla.

Gli psicologi sono concordi nei confronti di questa questione e sarebbero pronti a confermare quanto perdere sia costruttivo, se affrontato nel modo giusto e in maniera sensata e intelligente.

Gestione cookie