Scoperto un nuovo modo per individuare l’autismo con anni di anticipo: il nuovo studio

Valentina Trogu

Uno studio ha scoperto un modo per rilevare l’autismo con anni di anticipo osservando i movimenti oculari dei bimbi.

Negli Stati Uniti è stato condotto uno studio che ha coinvolto oltre mille bambini di età compresa tra uno e due anni e mezzo. I risultati sono molto importanti.

Scoprire l'autismo in anticipo
Scoprire l’autismo in anticipo – Lafuriaumana.it

Scientificamente l’autismo viene definito come un disordine neuropsichico infantile che può causare problemi di comunicazione, difficoltà nel relazionarsi con gli altri e nell’adattarsi all’ambiente. In più, i bimbi con autismo possono avere una percezione sensoriale alterata nonché difficoltà di linguaggio.

Il disturbo si caratterizza per interessi ristretti e comportamenti ripetitivi. Non si è ancora risaliti alle cause del disturbo. Molti ricercatori pensano che vi sia una componente genetica associata a cause neurobiologiche e fattori di rischio ambientali che concorrono alla comparsa della patologia. Trattandosi di una malattia “recente” ancora troppo spesso la diagnosi viene effettuata in ritardo.

L’inquadramento medico dei segni dell’autismo avviene all’incirca intorno ai sei anni di età, quando il bimbo inizia la scuola elementare. Diagnosticare prima la patologia significherebbe, invece, attivare per tempo interventi terapeutici che possano migliorare la qualità della vita del bambino e dei familiari.

Come individuare l’autismo precocemente

Psichiatri, neurologi pediatrici, logopedisti, psicologi sono i professionisti coinvolti nell’individuazione dell’autismo. Sottoponendo il bimbo ad una serie di test valutativi si potrà effettuare una diagnosi precisa in modo tale da definire la terapia più adeguata. Iniziare questa terapia a sei anni, però, significa perdere anni di occasione di mitigamento dei disturbi dello spettro autistico.

Diagnosi precoce dell'autismo
Diagnosi precoce dell’autismo – Lafuriaumana.it

Una nuova ricerca potrebbe aiutare a rilevare l’autismo con anni di anticipo tramite il monitoraggio dei movimenti oculari dei bimbi. Nello specifico, la riproduzione di video di interazioni sociali nonché la misurazione della posizione degli occhi dei bambini contribuiscono a rilevare la malattia in bimbi di un anno.

Tutto dipende, secondo i ricercatori, dal modo in cui i bambini mettono a fuoco gli occhi mentre guardano una conversazione. Si possono capire così le loro abilità sociali e verbali. la ricerca ha coinvolto circa 1.500 bambini chiamati ad osservare 14 video di un minuto. Con delle telecamere specializzate gli studiosi hanno osservato i bulbi oculari al ritmo di 120 volte al secondo per catturare i micromovimenti.

I dati sono stati poi trasferiti ad un programma informatico volto ad individuare l’autismo. Ebbene, questo screening ha raggiunto risultati precisi all’86%. Significa che l’osservazione del modo in cui i bambini guardano video di interazioni sociali può essere un biomarcatore per l’individuazione precoce dell’autismo.

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