Soffocamento nei bambini, il metodo salvavita che tutti dovremmo conoscere

Valentina Trogu

In caso di soffocamento nei bambini occorre sapere come agire per salvare la vita del piccolo. Vi presentiamo i passaggi da seguire che tutti noi dovremmo conoscere.

Basta una piccola disattenzione e la vita di un bimbo potrebbe essere in pericolo. Per salvarla sarà necessario essere preparati. Ecco tutto ciò che dovresti sapere per non essere mai colto di sorpresa.

Soffocamento nei bambini cosa fare
Come agire in caso di soffocamento – Lafuriaumana.it

Accadono troppo tragedie evitabili. Una distrazione fatale che rovinerà per sempre delle vite. I fatti terribili possono accadere, è una realtà indiscutibile. Ma proprio per questo motivo occorre prestare la massima attenzione affinché le disgrazie non succedano. Mai dare nulla per scontato, sorvolare, pensare che le cose brutte capitino solo agli altri.

I bambini piccoli non si lasciano soli accanto ad una piscina oppure in riva al mare. Quante morti per pochi secondi di distrazione. Il fatto che sono solo pochi centimetri di acqua non deve far pensare che il bimbo sia al sicuro. E poi il soffocamento. Ancora troppo spesso accade che davanti ad un oggetto o a del cibo messo in bocca che ostruisce il passaggio dell’aria nessuno sappia come intervenire quando con poche mosse la vita si può salvare.

Il metodo salva vita da usare in caso di soffocamento nei bambini

In caso di cianosi, retrazioni, incapacità di piangere o emettere suoni, tosse debole e inefficace o stridore si è davanti ad una possibile ostruzione delle vie aeree superiori. Se il soffocamento riguarda un bimbo sotto l’anno occorre ricordare che non bisogna dare colpi interscapolari o spinte al petto qualora non si dovesse più avvertire il respiro.

Manovra per il soffocamento
Come fare la manovra in caso di soffocamento – Lafuriaumana.it

Negli altri casi il posizionamento prevede di mettere il bambino in posizione prona (pancia in giù) lungo il proprio avambraccio usando la coscia o il grembo come supporto. Il petto del bimbo deve essere posizionato della mano e la mascella tenuta tra le dita. La testa deve essere orientata verso il basso, più in basso del corpo. Poi si potrebbe iniziare con colpi interscapolari, cinque colpi rapidi e potenti facendo attenzione a non danneggiare le costole.

Se l’oggetto estraneo non esce allora si deve girare il bimbo e passare alle compressioni toraciche. Occorre posizionare il bambino supino (a pancia in su) lungo l’avambraccio usando coscia o grembo come supporto. La parte posteriore della testa dovrà essere tenuta nella mano e tenuta sempre più in basso rispetto al corpo. Le compressioni vanno effettuate nella metà inferiore dello sterno, poco sotto la linea intermammillare.

Tali procedure non devono essere eseguite se il bambino tossisce forte o piange in modo significativo a meno che non sia appurata la grave ostruzione delle vie aeree. Mentre si mettono in atto occorre far contattare il 118.

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