Ti viene spesso il singhiozzo? Cosa potrebbe causarlo, di che si tratta nello specifico e possibili rimedi

Giulia Belotti

Se hai spesso il singhiozzo e vuoi saperne di più, ecco da cosa è causato e quali sono le mosse per liberarsene in fretta: fai subito così.

Per quanto capiti a tutti almeno una volta nella vita e si sappia quanto sia spontaneo e poco controllabile, il singhiozzo a volte sa metterci davvero in imbarazzo, soprattutto se ci troviamo in una situazione elegante o professionale e questo non accenna a smettere. Ma da cosa è causato? Una volta che lo scoprirai, avrai un’arma in più per combatterlo.

Cosa devi sapere se ti viene spesso il singhiozzo
Cosa devi sapere se ti viene spesso il singhiozzo: verità e miti da sfatare (lafuriaumana.it)

Il singhiozzo altro non è se non la manifestazione di contrazioni ripetute e del tutto involontarie del muscolo del diaframma, il quale si contrae spontaneamente durante l’inspirazione e si distende durante l’espirazione.

Viene scatenato dall’irritazione del nervo frenico, responsabile del controllo del diaframma: ad ogni contrazione si chiude poi anche la glottide, la valvola che divide l’apparato digerente da quello respiratorio ed è proprio questa chiusura ripetuta a causare il tipico suono del singhiozzo. Vediamo però quali sono le abitudini e i comportamenti che lo favoriscono.

Singhiozzo, cosa lo determina e cosa lo sconfigge? Ecco la verità

Come abbiamo visto, il singhiozzo è determinato dall’irritazione del nervo frenico, quindi per capirne la causa si deve comprendere prima cosa irriti questo organo responsabile del controllo del diaframma. Sicuramente un comportamento che agevola l’insorgenza del singhiozzo è il consumo veloce o esagerato di cibo o di bevande, così come l’assunzione di bevande alcoliche che irritano la mucosa gastrica. Anche lo stress gioca la sua parte, così come gli sbalzi di temperatura.

Cosa devi sapere se ti viene spesso il singhiozzo
I rimedi contro il singhiozzo (lafuriaumana.it)

Per farlo passare è consigliato il metodo più antico ma ancora oggi più valido di tutti: basta inspirare profondamente e trattenere il fiato per una ventina di secondi. In questo modo, il diaframma si distende e le contrazioni cessano. In alternativa, è utile anche ingerire velocemente acqua a piccoli sorsi, starnutire, inghiottire dello zucchero o assumere anche un cucchiaio di succo di limone puro.

Nel caso in cui, però, il singhiozzo non accenni a passare e duri troppo tempo, allora può essere utile una valutazione medica e un’eventuale somministrazione di farmaci antispastici, sedativi e rilassanti. Il singhiozzo, infatti, può essere determinato anche dall’infiammazione del pericardio, la guaina che fascia il cuore, così come dal reflusso gastro-esofageo e dalla gastrite.

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