In pensione per assistere un familiare disabile: ancora pochi giorni per fare domanda, poi si passa alle nuove regole del 2024

Valentina Trogu

Pochi giorni per inoltrare domanda di pensionamento utilizzando uno scivolo rivolto ai caregiver. Se si supera la scadenza occorrerà rispettare le nuove regole 2024.

I cittadini che intendono richiedere la pensione all’INPS per assistenza di familiari disabili non hanno più molto tempo e l’accettazione della domanda non sarà nemmeno garantita.

La pensione per i caregiver, scadenza a breve
Poco tempo per fare domanda di pensionamento (Lafuriaumana.it)

Tra le misure riservate ai caregiver che assistono da almeno sei mesi familiari con disabilità grave ci sono l’APE Sociale e la pensione per i precoci. Il primo scivolo non è una vera e propria pensione ma un’indennità erogata fino alla maturazione dei requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia (67 anni di età e 20 anni di contributi). Ecco perché limita l’importo dell’assegno pensionistico ad un massimo di 1.500 euro e non eroga la tredicesima mensilità.

La pensione per i precoci, invece, consente il pensionamento ai caregiver solo al raggiungimento dei 41 anni di contributi di cui uno maturato prima dei 19 anni. Questa misura non cambierà nel 2024 mentre l’APE Sociale vedrà modificare il requisito anagrafico. Quanto tempo si ha ancora per fare domanda di pensionamento con le attuali condizioni?

Domanda di APE Sociale e di pensione per i precoci, la scadenza

I caregiver interessati devono inviare domanda di APE Sociale o pensione per i precoci entro il 30 novembre 2023. Questa la scadenza per inoltrare l’istanza all’INPS, anche telematicamente.

Gli scivoli pensionistici per i caregiver
Non superate la scadenza del 30 novembre (Lafuriaumana.it)

Sono coinvolti tutti i lavoratori che assistono un familiare con disabilità grave da almeno sei mesi e che matureranno le condizioni di accesso alle misure entro il 31 dicembre 2023. Ricordiamo che l’APE Sociale permette di lasciare il lavoro a 63 anni di età e con 30 anni di contributi maturati (per i caregiver, invalidi al 74% e disoccupati, 36 anni per gli addetti alle mansioni gravose).

Via con le domande, dunque, per non perdere l’occasione di pensionamento ma non è detto che l’istanza possa essere accolta. Tutto dipenderà dalle risorse ancora a disposizione. Per avere la certezza dell’uscita, infatti, occorreva inviare la richiesta entro marzo 2023. In caso di esito negativo si potrà procedere entro i tempi giusti nel 2024 tenendo conto, però, che con la Manovra 2024 cambierà il requisito anagrafico dell’APE Sociale. Diventerà di 63 anni e cinque mesi.

Tra le altre condizioni di accesso all’APE Sociale ricordiamo la residenza in Italia e l’aver cessato il rapporto di lavoro sia da dipendente che da autonomo. Il disabile assistito, poi, dovrà avere una disabilità grave e dovrà essere il coniuge oppure un parente di primo grado convivente o di secondo grado se ha riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%.

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