Banche in crisi a causa dello smart working, 160 miliardi di buco: rischi in Italia

Daniela Paolucci

Le banche si trovano in una situazione di crisi a causa dell’ampia diffusione dello smart working, con una perdita stimata di 160 miliardi di dollari, e tale problematica sta creando rischi particolarmente evidenti anche nel contesto italiano.

Banche in crisi per lo smart working
Banche in crisi per lo smart working

In America, diverse istituzioni bancarie stanno attraversando una fase critica a causa della diminuzione del valore degli spazi d’ufficio, provocata dall’ampia adozione dello smart working. Questo fenomeno si sta propagando anche in alcune banche europee, suscitando preoccupazioni tra gli analisti riguardo a un possibile impatto simile alla crisi del 2008 sui bilanci delle istituzioni di credito.

Banche in crisi

Le perdite stimate per le banche si aggirano intorno ai 160 miliardi di dollari, soprattutto per gli istituti operanti nelle città, come New York e San Francisco, dove gli uffici avevano un valore commerciale significativo fino a pochi anni fa. La crisi immobiliare, innescata dallo smart working negli Stati Uniti, sta mettendo seriamente in difficoltà alcune istituzioni di credito.

Il declino del valore degli immobili adibiti agli uffici è evidente, specialmente negli Stati Uniti, con segnalazioni di 10 milioni di metri quadrati vuoti solo nel centro di New York. La diffusione del lavoro da remoto, accelerata dalla pandemia, ha ridotto la necessità di ampi spazi aziendali, mettendo a dura prova le banche specializzate nel finanziamento di edifici commerciali, come la New York Community Bancorp e la Aozora Bank.

Anche a San Francisco, l’esodo dagli uffici è stato notevole, con una diminuzione del 53% delle presenze rispetto al 2019, causando svuotamento nel centro della città. Questa situazione sta impattando seriamente le banche che sostenevano la costruzione di questi edifici, come la New York Community Bancorp e la Aozora Bank.

Computer smart working
Computer smart working

Con la disoccupazione degli uffici, gli affitti sono diminuiti, colpendo i proprietari che avevano investito in edifici commerciali finanziati da queste banche. Di conseguenza, sempre più clienti stanno mancando ai pagamenti dei mutui, mettendo a rischio gli istituti di credito che hanno come garanzia gli stessi edifici, il cui valore è sceso del 50% in pochi anni.

Gli studi indicano il rischio di un fallimento tra il 10% e il 20% dei crediti immobiliari, con una perdita stimata di 160 miliardi di dollari.

La situazione in Europa

La situazione in Europa presenta differenze, poiché il lavoro da remoto è meno diffuso rispetto all’America. Ma anche qui le grandi aziende, in particolare le banche come Deutsche Bank, Bnp e Unicredit, stanno riducendo gli spazi d’ufficio. Mentre in Europa si sta considerando l’adozione della settimana breve, con alcune aziende tedesche in prima linea, questa potrebbe ulteriormente contribuire al declino del valore degli spazi d’ufficio.

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