AI per la sicurezza nelle strade. Milano la prima città ad aver fatto il test

Jessica M.

L’Intelligenza artificiale ora verrà usata per la sicurezza nelle strade. Saremo anche tutti controllati, stiamo per vivere nei film.

sicurezza delle strade con l'AI
sicurezza delle strade con l’AI – lafuriaumana.it

 

Ora i flussi pedonali nelle aree cittadine affollate saranno monitorati, utilizzando i filmati acquisiti grazie a un sistema di videoregistrazione. Il sistema è stato installato per due settimane all’ingresso della Stazione Centrale di Milano e presso i due punti di accesso alla metropolitana da Amat, l’Azienda Mobilità Ambiente e Territorio. L’obbiettivo è quello di migliorare la sicurezza e la vivibilità nei centri urbani. Vediamo insieme cosa succederà da adesso in poi.

Sicurezza nelle strade con l’AI

Per la nostra analisi ci siamo concentrati su piazza Duca d’Aosta, di fronte alla Stazione Centrale di Milano, la seconda in Italia per dimensioni e volume di traffico con circa 600 treni al giorno e uno degli snodi strategici della città, frequentato quotidianamente da oltre 350mila persone, dove convergono tutti i tipi di mezzi di trasporto cittadino”. Così ha dichiarato Federico Karagulian, ricercatore Enea del Laboratorio di Sistemi e tecnologie per la mobilità sostenibile. Karagulian è anche coautore dello studio insieme a Carlo LibertoMatteo Corazza e Gaetano Valenti e ai ricercatori dell’Università di Roma Tre Andrea Dumitru e Marialisa Nigro.

L’impiego della computer vision ha consentito l’identificazione univoca dei pedoni osservati in circa 2 milioni di fotogrammi, a intervalli di un secondo, con una precisione di circa il 70%” quanto affermato dal ricercatore. Conclude dicendo: “Infatti, grazie a questa innovativa tecnica di visione artificiale, i filmati acquisiti attraverso telecamere tradizionali, possono essere trasformati in un flusso di informazioni che identifica e quantifica gli oggetti osservati localizzandoli nello spazio e nel tempo. In questo modo, siamo in grado di ricostruire la distribuzione spaziale dei flussi pedonali insieme alle mappe di densità e velocità”.

Che ne sarà della privacy ora?

AI privacy sì o no?
AI privacy sì o no? -lafuriaumana.it

 

L’identificazione delle persone è avvenuta nella piena salvaguardia della privacy”.  Francesco Vellucci, responsabile del Laboratorio Enea Sistemi e Tecnologie per la Mobilità Sostenibile ha tenuto a precisare in questo modo: “Le immagini registrate in ogni momento della ricerca sono state infatti trattate in modo da garantire l’anonimato di ogni persona. Inoltre, un segnaposto informava i pedoni che le immagini registrate sarebbero state usate all’interno del progetto di ricerca CityFlow”.

In definitiva i ricercatori affermano che: “La computer vision è, quindi, una buona metodologia per automatizzare la quantificazione spaziale delle persone in un’area pedonale e avere la possibilità di localizzare le zone di intervento ad una risoluzione dell’ordine del metro, permettendo l’identificazione dei luoghi più frequentati. Ma quello della sorveglianza e della sicurezza è solo uno dei tanti ambiti di applicazione della computer vision che vanno dall’industria, all’automotive per la guida autonoma fino alla medicina”. Insomma nulla sarà più come prima.

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