Bus a chiamata: il nuovo esperimento a Roma, funziona così

Emanuele De Angelis

A Roma sarà possibile prendere il bus a chiamata, come fosse un taxi: ecco in cosa consiste questo strano esperimento.

Bus a chiamata
Bus a chiamata – Lafuriaumana.it

Nella Capitale ci sarà una novità piuttosto stravagante nel settore della mobilità pubblica: i bus a chiamata. Ecco come funzioneranno questi minibus e come si svolgerà l’esperimento nella zona nord-ovest della città.

Bus a chiamata

Pensare ad un autobus pubblico che funziona come un taxi è una cosa abbastanza stravagante, soprattutto se questa realtà si deve applicare ad una città caotica e problematica come Roma. Grazie ai fondi europei però, quella dei bus a chiamata potrebbe diventare una realtà operativa nella Capitale, a seconda di come andrà l’esperimento che inizierà nel mese di maggio e si concluderà dopo appena 6 mesi. I primi a sperimentare questo nuovo tipo di servizio saranno gli abitanti della zona Massimina, nel quadrante nord-occidentale di Roma, ma i dettagli sono ancora scarsi.

Sicuramente l’idea di creare un servizio di trasporto pubblico su scala più piccola ma che sia più efficiente sarebbe più che auspicabile visti i numerosi problemi di viabilità che ci sono nella Capitale, e che spesso le linee regolari saltano le corse o, nella migliore delle ipotesi, fanno ritardo. L’obiettivo dietro questa iniziativa sarebbe quello di rafforzare un trasporto pubblico piuttosto debole nella periferia della Città Eterna, dove prendere un autobus può diventare una vera e propria impresa e, se l’esperimento andrà bene, il servizio di bus a chiamata potrebbe essere esteso anche al resto della città.

Come funziona il servizio

Esperimento a Roma
Esperimento a Roma – Lafuriaumana.it

Come già detto, le informazioni certe su come funzionerà il servizio sono ancora scarse, ma stando a quanto si sta dicendo in questi giorni, questi minibus avranno solo 9 posti (conducente incluso) e funzioneranno proprio come un taxi, senza tassametro però. Infatti, essendo un servizio pubblico, per poterne usufruire servirà sicuramente l’abbonamento classico ai trasporti (Metrebus Roma), ma non è ancora certo se saranno necessari anche altri documenti oppure se ci saranno dei requisiti da dover rispettare.

Quello che si sa finora è che gli spostamenti saranno garantiti tutti i giorni, festività incluse, dalle 05.30 alle 24.00, e che si dovrà usare un’app per prenotare le fermate, le quali si troveranno sotto forma di elenco sul sito del Comune di Roma. Come già anticipato, se questo esperimento circoscritto alla zona Massimina avrà successo, la Giunta di Roma Capitale deciderà come ampliare il servizio e quali saranno le altre zone della città a cui verrà esteso, e in che misura. Non resta che vedere quindi se si tratterà di un’idea geniale oppure di un flop totale, ma questo potrà dircelo soltanto il tempo, e nello specifico i mesi che vanno da maggio 2024 a ottobre 2024.

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