Israele ha attaccato l’ambasciata iraniana. Dopo il folle gesto la Siria non intende rimanere con le mani in mano, ci saranno delle conseguenze.
![ambasciata iraniana](https://www.lafuriaumana.it/wp-content/uploads/2024/04/ambasciata-iraniana.jpg)
Il raid di Israele sull’ambasciata iraniana in Siria è il colpo più grande dall’uccisione di Soleimani. Questo folle gesto scatenerà una serie di eventi che potrebbero portare a delle conseguenze colossali. Già ora Teheran studia la vendetta e c’è il rischio di una guerra regionale. Nell’attacco è morto l’80enne Mohamed Reza Zahedi, che guidava i 4 mila pasdaran impegnati a sostenere il regime di Bashar Al Assad e agiva come collegamento con Hezbollah. Sono stati uccisi anche Hossein Aminullah, capo di Stato maggiore per Siria e Libano, e Haj Rahimi, comandante dell’ala palestinese. Vediamo insieme tutti i dettagli e come questo rischia di coinvolgere anche voi.
L’attacco all’ambasciata iraniana, un atto terroristico
«Condanniamo fermamente questo atroce attacco terroristico che ha preso di mira l’edificio del consolato iraniano a Damasco e ha ucciso numerosi innocenti», questa è stata la risposta del ministro degli Esteri siriano Faisal Mekdad, sul posto insieme al ministro degli Interni siriano. L’attacco di lunedì non è stato proprio una novità, era da tempo che Israele puntava agli edifici militari iraniani. Il paese ne ha approfittato grazie alla guerra contro Hamas innescata dall’attacco del 7 ottobre. Secondo le autorità sanitarie palestinesi più di 32.000 palestinesi sono stati uccisi nell’offensiva israeliana a Gaza.
Gli Stati Uniti e l’Europa ora hanno paura
Le Nazioni Unite hanno descritto l’attacco come una «flagrante violazione della Carta delle Nazioni Unite, del diritto internazionale e del principio fondamentale dell’inviolabilità delle sedi diplomatiche e consolari». Il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller ha detto che Washington attualmente è «preoccupata per qualsiasi cosa possa provocare un’escalation o causare un aumento del conflitto nella regione». Ma gli Usa non si aspettano che l’attacco influenzi i colloqui sulla liberazione degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas.
![guerra Israele](https://www.lafuriaumana.it/wp-content/uploads/2024/04/guerra-israele.jpg)
Steven Cook, analista del Council on Foreign Relations di Washington, si dichiara preoccupato per un potenziale escalation. «L’IRGC può allentare le restrizioni sui delegati in Iraq e Siria, mettendo nuovamente in pericolo le forze americane. Gli iraniani potrebbero anche ordinare a Hezbollah di intensificare i suoi attacchi contro Israele, che sono diventati sempre più audaci e numerosi». A quanto pare attualmente l’Iran non può permettersi di bombardare in via diretta bersagli di Israele perché darebbe il via a un’escalation imprevedibile.
LA situazione non è per niente idilliaca e facendo un riassunto abbiamo una situazione geopolitica sempre più instabile. Ad esempio Teheran al confine con il Libano Hezbollah lancia attacchi con missili e colpi di mortaio. Le risposte di Israele hanno portato a più di 500 vittime in sei mesi secondo i giornali. La situazione è ancora complicata nel mar Rosso, dove gli Houthi prendono ancora di mira le navi commerciali. C’è un alta probabilità di nuovi attacchi nei confronti delle basi americane in Siria e in Iraq. Quindi per ora l’Iran dice che non farà nulla, ma la vendetta arriverà al momento giusto. Di questo passo la situazione si estenderà sempre di più.