CO2 in calo in Romania, e il merito è dei bisonti, ecco perchè

Alessandro DeAngelis

CO2 in calo in Romania grazie ad una mandria di bisonti. Sembra incredibile ma è proprio quello che sta succedendo, ecco perchè.

CO2-in-calo-in-Romania
CO2-in-calo-in-Romania

In Romania le emissioni di CO2 sono in calo grazie all’azione di una mandria di 170 bisonti che sta rimodellando il paesaggio montano della zona e contrastando anche le emissioni inquinanti. Ecco la strabiliante azione di questo animale che era scomparso dal Paese da oltre 200 anni.

CO2 in calo in Romania

I bisonti europei erano tipici della Romania, ma purtroppo non abitavano più le sue terre da oltre 200 anni. Nel 2014 però, una mandria di 170 esemplari è stata reintrodotta sui monti Tarcu, nella parte meridionale dei Carpazi, e ad oggi questi animali stanno letteralmente ridando vita alla zona: da un lato rimodellano il paesaggio montano, e dall’altro abbassano le emissioni di CO2. In Romania circolano circa 84.000 auto a benzina di dimensioni medie, e i bisonti sono in grado di catturarne le emissioni di carbonio.

Infatti, i bisonti quando pascolano fertilizzano l’erba e spargono i semi, stimolando la crescita di nuova flora. Inoltre grazie alla loro mole compattano il terreno e contribuiscono a mantenere il carbonio bloccato al suo interno, evitandone le emissioni nell’aria. Un recente studio ha dimostrato che in questo modo, semplicemente vivendo in libertà, i bisonti sono in grado di catturare tonnellate di carbonio ogni anno.

Merito dei bisonti

Una-specie-ombrello
Una-specie-ombrello

Ci sono alcune specie animali che sono propedeutiche alla vita di altri animali e di tantissime specie di fiori e alberi, che vengono chiamate “specie ombrello”, e i bisonti rientrano tra queste. Ecco perchè nel 2014 l’azione combinata di Rewilding Europe e del WWF Romania ha permesso di reintrodurre nel territorio della Romania una specie che non abitava più lì da oltre 200 anni. Il motivo della scomparsa dei bisonti è da ricondurre alla caccia, che tra il XVII e il XIX secolo ha portato allo sterminio di questi animali in tutta Europa.

Quello rumeno è uno dei progetti di reintroduzione di successo da cui prendere esempio, e grazie ad esso i bisonti non solo stanno aumentando di numero, portando alla natura tutti i benefici di cui sopra, ma stanno anche aiutando molto la lotta al cambiamento climatico. Ad oggi i bisonti liberi che si trovano in Polonia, Lituania, Russia, Ucraina e Slovacchia sono circa 7.000, e la loro azione si sta rivelando provvidenziale per contrastare le emissioni di CO2, a riprova del fatto che la natura aiuta la natura, e che spesso la migliore soluzione è a un passo da noi e non serve andare a cercarla chissà dove.

 

Impostazioni privacy