Mangiare cibo da fast food fa perdere la memoria. Ecco la scoperta terrificante degli scienziati

Jessica M.

Mangiare cibo da fast food fa perdere la memoria. Ecco la scoperta terribile che hanno fatto gli scienziati sul cibo occidentale.

Fast food
Fast food – Lafuriaumana.it

Forse non lo sai, ma spesso i disturbi della memoria sono collegati con ciò che portiamo sulla nostra tavola. Alimenti ricchi di grassi saturi e zuccheri sono da tempo sotto la lente d’ingrandimento. Di recente, però, un nuovo studio sembra aver svelato il “vero” modo in cui questi “soliti sospetti” agiscono e danneggiano il nostro organismo. Scopriamo insieme i dettagli.

Mangiare cibo da fast food fa perdere la memoria

Per molto tempo si è pensato che un’alimentazione squilibrata come la cosiddetta «Western Diet», tra le altre cose, favorisse l’obesità e l’alterazione del microbiota intestinale inficiando. Ma anche le nostre capacità cognitive e mnemoniche.

Secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista Brain, Behavior and Immunity, il junk food (cibo spazzatura) finirebbe per ridurre i livelli di acetilcolina, un neurotrasmettitore nel cervello. L’ha spiegato un gruppo di ricercatori dell’University of Southern California di Los Angeles attraverso i risultati di un esperimento fatto su modelli animali, in cui un gruppo di topi è stato alimentato con una dieta a base di alimenti ad alto contenuto di grassi e zuccheri.

La reazione dei topi è stata incisiva. Ha dimostrato che alimentarsi con cibi industriali, come carne rossaprodotti fritti, grassi e unti (come «prevede» la dieta occidentale) oltre a non fare bene alla salute, compromette in maniera seria e irreparabile pure il funzionamento della memoria. La loro bontà è stata ulteriormente confermata con il test inverso. Infatti somministrando farmaci per favorire la produzione di acetilcolina, i topi hanno recuperato le propria capacità di memoria.

Attenzioni ai cibi spazzatura

perdita della memoria
perdita della memoria – lafuriaumana.it

 

“Si tratta solo di uno studio fatto su topi, siamo ben lontani da avere delle risposte servono tanti altri studi ma la «Western Diet» rimane una dieta con pessime abitudini alimentari. Troppo ricca di calorie, grassi saturi e zuccheri liberi da evitare a prescindere dal risultato che uscirà dal progredire di queste ricerche” ha commentato il dottor Simone Gabrielli, biologo nutrizionista.

“Negli ultimi anni abbiamo capito che il microbiota intestinale influisce non solo sulla salute del nostro intestino ma dell’intero organismo. Ancora non si conoscono molti aspetti e i meccanismi precisi, ma più portiamo avanti le ricerche e più ci avviciniamo a comprendere come prenderci cura del nostro microbiota per rimanere in salute” ha così concluso il nutrizionista.

Insomma, alla fine, come sempre, l’equilibrio è la miglior soluzione per la nostra salute fisica e mentale.

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