Bonus truffa, una gang inventa premio in denaro per i delinquenti

Sebastiano Spinelli

Una banda ha inventato una nuova truffa diversa dalle altre e molto pericolosa. Di quale imbroglio stiamo parlando?

Le nuove truffe che stanno circolando in questo periodo non sono poche. Possono funzionare contro gli utenti che non sono ben informati, e molto spesso hanno successo anche contro chi non si fa sfuggire nessun dettaglio. Ma è impossibile conoscere ogni singola truffa esistente, per questo si rischia di cadere in trappola in ogni momento della giornata. Il miglior consiglio che si possa dare è questo: mai sottovalutare i cybercriminali.

Una gang inventa una nuova truffa pericolosa
Ecco in cosa consiste questa truffa – Lafuriaumana.it

Questo lo hanno capito molto bene gli agenti di polizia di Napoli, che sono riusciti ad intercettare e arrestare una banda di truffatori. Riuscivano a comunicare tra loro con dei cellulari usa e getta, per poi inviare le foto del bottino ed evitare che qualcuno se ne impossessasse. Chi commetteva il raggiro riceveva un bonus di qualche centinaia di euro. Ma in che modo veniva architettata, e chi erano i responsabili della truffa?

Pericolosa truffa, una gang ha trovato un modo per derubare tutti: fai attenzione a questo raggiro

I criminali si occupavano di individuare le vittime, spesso sole e anziane, che avevano almeno un nipote. I truffatori agivano in due e avevano diversi compiti da seguire. Uno contattava telefonicamente la vittima, usando lo stratagemma del pacco per il nipote da consegnare a casa e per cui andava pagata una somma. L’altro, invece, entrava in casa dell’anziano e si faceva pagare dal partner in soldi, gioielli o buoni postali. Il pacco, ovviamente, è solo una scusa.

Una gang inventa una nuova truffa pericolosa
Le truffe delle gang possono essere pericolose: non cascateci – Lafuriaumana.it

Questa truffa veniva usata nella piazza centrale di Napoli, considerato il luogo selezionato dai truffatori per il raggiro. Impartivano gli ordini e utilizzavano persino delle automobili noleggiate per l’operazione. I membri al vertice del gruppo consegnavano agli esecutori del furto anche uno smartphone con cui fotografare i gioielli di cui si erano impossessati durante il colpo. Serviva ad evitare che gli stessi mandanti li prendessero in giro.

La polizia ha identificato i responsabili dei furti, e si contano un totale di 10 membri. Parliamo di Antonio Francescone, Gennaro Francescone, Gabriele Francescone, Ciro Guasco, Nicola Mango, Aniello Francescone, Pasquale Vacca, Salvatore Martinelli, Domenico Eduardo Di Palo e Carmela Rubino. Sono certi che loro non siano gli unici a commettere questi furti e che ce ne siano tanti altri ancora nascosti nell’ombra.

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