Quante volte ti è capitato di ‘rivivere’ una particolare scena della tua vita? Ecco spiegato il deja vu secondo la psicologia
“Questa scena l’ho già vissuta“: quante volte nella vita ti è capitato di pronunciare questa frase nel momento in cui ti sei reso conto di star vivendo ‘per la seconda volta’ quel particolare evento? Ebbene, si definisce déjà vu quella particolare sensazione di aver già vissuto in precedenza un evento che si sta verificando.
Un fenomeno che ha interessato la psicologia che si è addentrata in un particolare studio per cercare di capire ma soprattutto di spiegare cosa e perché accade. Un fenomeno di memoria che coinvolge almeno il 60% della popolazione mondiale. Si tratta di un fenomeno ‘disfunzionale’? Ebbene, è quanto la psicologia ha cercato di comprendere. Scopriamo pertanto cosa è stato rilevato dai dati raccolti.
Cosa succede nel nostro cervello quando si manifesta il déjà vu: la spiegazione secondo la scienza
Si riconosce dietro questo fenomeno una spiegazione scientifica che gli scienziati hanno fornito parlando di una sorta di ‘anomalia di sistema’ della memoria. Quello che viviamo nella nostra mente quando si manifesta un déjà vu è un evento che ci appare più che mai familiare, quasi come se ci trasportasse indietro nel tempo facendoci pensare di essere già stati in quella determinata situazione. Con un esperimento condotto dagli scienziati dell’Università di Leeds, in Inghilterra, sottoponendo alcuni volontari ad ipnosi, si è riusciti a ‘ricreare’ per la prima volta in laboratorio il déjà vu.
Ciò che è stato dedotto dalla ricerca condotta dagli scienziati inglesi, osservando il comportamento dei volontari sottoposti ad ipnosi, è che nel momento in cui al nostro cervello giunge un’informazione questo cerca di elaborarla in due fasi distinte. Tuttavia, quando va incontro alla cosiddetta ‘falla di sistema’, questo processo si ‘interrompe’:
- Nell’elaborazione dell’informazione, il cervello cerca dapprima di comprendere se quella situazione, quel particolare evento che stiamo vivendo ci appaia come nuovo
- Il secondo step prevede di ‘catalogare’ l’informazione ricevuta come nuova o come ‘familiare’. Ed è proprio in questa seconda fase il nostro cervello ci trae in inganno. In quanto ci conduce a riconoscere come familiari eventi, oggetti e situazioni che in realtà non abbiamo né mai vissuto né mai visto in precedenza
Ebbene, secondo quanto rilevato dai ricercatori dell’Università di Leed, questo fenomeno psichico non è altro che un’illusione provocata dal nostro stesso cervello.
